Amici di Carlottissima!
Chi di voi mi conosce sa quanto io ami il tacco alto. Sarà perché mi è stato negato di poter indossare scarpe coi tacchi alti fino alla maggiore età.
D’altra parte, essendo io quasi un metro e ottanta di donna, mia mamma – giustamente! – consigliava scarpe rasoterra onde evitare di sovrastare un eventuale potenziale cavaliere.

UNA MODA CHE HA ORIGINI LONTANE
Sarà perché le trovo così belle e sensuali, sarà perché sarà… ma quando guardo una vetrina di scarpe le uniche che attirano la mia attenzione sono quelle che, indossate, mi farebbero svettare.
D’altronde, possiamo ringraziare i persiani: dobbiamo a loro l’invenzione medievale del tacco sugli stivali da equitazione allo scopo di migliorare la stabilità dei cavalieri sulle staffe durante le battaglie.

I tacchi di questi stivali, verso la metà del seicento, divennero più stilizzati e sottili grazie a Caterina de’ Medici che ne fece una vera e propria moda da utilizzare anche fuori dall’ambito prettamente equestre.

La nostra celeberrima Caterina era minuta e piuttosto bassina (non arrivava al metro e mezzo) e non certo considerata una regal bellezza: per stupire la corte francese a ridosso dalle sue nozze col Duca d’Orleans, Caterina durante un ricevimento indossò scarpe con tacchi alti 7 cm che le donarono un fisico più imponente e una camminata ondeggiante e seducente.

I tacchi della nobildonna riscossero un successo enorme e, da allora, vennero associati con privilegio all’abbigliamento femminile, che esalta sensualmente l’arco del piede quasi fosse un simbolo delle curve e delle fattezze delle donne.
E pensare che il collo del piede alto è stato associato in passato alle persone di alto lignaggio e di origine europea, mentre quello più basso in passato veniva accostato ad un’etnia afro-americana.

LE TENDENZE FASHION
Personalmente, soprattutto in estate, non posso proprio rinunciare ai tacchi alti. E oltretutto, amo la libertà che regalano i sandali e la possibilità di alleggerire i piedi.
Per questo 2016 gli stilisti hanno davvero dato il meglio di sé. Colori elettrici, tacchi a stiletto, cinturini e fibbie dal sapore bondage.
Sinuose e sensuali, queste calzature non si addicono certamente a chi, come me, durante la giornata va dall’ufficio al supermercato, passando per tintoria, fruttivendolo e scuola.
Tuttavia, se solo si può approfittare di un’uscita serale, fosse anche solo per un aperitivo, mai rinunciare.

Io mi sono portata avanti e qualcosina ho comprato. Resta solo da capire quando poter indossare “i trampoli”, con buona pace per la mia mamma e i suoi preziosi consigli!
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