Amici di Carlottissima!
Fase 3: dopo tre mesi trascorsi in casa è arrivato il momento di riaccendere i riflettori sull’impegno plastic-free. Quanta plastica usa e getta consumiamo ogni giorno lo abbiamo capito in modo più evidente nel periodo di lockdown.
Rimanendo in casa tutto abbiamo concentrato tra le mura domestiche tutti i nostri consumi toccando con mano quanta plastica viene gettata quotidianamente: dalle confezioni di frutta e verdura agli imballaggi di ogni genere alimentare, dai flaconi dei detergenti alle bottiglie d’acqua, il cui consumo è aumentato tantissimo.
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COVID E PLASTICA
Nei tre mesi passati dall’inizio dell’emergenza coronavirus, una famiglia di quattro persone, con un consumo medio giornaliero due litri di acqua (quantità consigliata), ha utilizzato ben 475 bottiglie da 1 litro e mezzo, pari a ben 18 kg di plastica.
Tutto ciò ha comportato l’impiego di 34 kg di petrolio per la realizzazione del PET e 61 kg di anidride carbonica dovuta alla produzione e trasporto di tutte queste bottiglie.
Una famiglia di tre persone, invece, ha consumato ben 356 bottiglie in PET da 1 litro e mezzo in tre mesi, pari a 13,5 kg di plastica, 26 kg di petrolio e 45 kg di CO2.
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In questo stesso periodo, l’aumento del consumo di acqua in bottiglia tra le mura domestiche ha anche pesato sul portafoglio delle famiglie. Da 164 euro a 219 euro in media a seconda dei nuclei familiari.
LIMITARE LA PLASTICA E’ UN DOVERE
Mari e oceani ospitano l’80% delle specie viventi, animali e vegetazione marina che popolano le acque di tutto il mondo. Non sono solo fonte di sostentamento e di vita per milioni di persone sul pianeta, ma forniscono il 50% dell’ossigeno che respiriamo.
Un patrimonio la cui sopravvivenza oggi è fortemente minacciata dalla plastica.
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Durante la fase più dura della pandemia, la sicurezza è stata al primo posto nei pensieri di ognuno di noi. Le tematiche ambientali invece sono scivolate in secondo piano.
“L’emergenza coronavirus è stato un monito: dobbiamo rispettare il più possibile la natura per il bene del nostro Pianeta e dell’umanità intera. Ecco perché non dobbiamo dimenticare che ridurre l’inquinamento da plastica è una priorità assoluta per salvare i nostri mari, fortemente inquinati da questo materiale.” afferma Giulio Giampieri, Presidente del Gruppo Culligan in Italia.
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Culligan, azienda leader mondiale nel trattamento delle acque, promuove da anni il consumo d’acqua plastic-free, dentro e fuori casa.
I sistemi Culligan sono capaci di migliorare l’acqua del rubinetto, rimuovendo odori e sapori sgradevoli. oltre alle eventuali impurità presenti nelle tubature.
Gli erogatori di acqua affinata Culligan hanno ricevuto un importante riconoscimento da parte di Legambiente. Dopo severe verifiche tecniche e di impatto ecologico, sono gli unici nel settore ad essere consigliati ufficialmente.
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