Amici di Carlottissima!
Oggi vi voglio parlare di una esperienza fantastica, che mi ha riempito cuore e testa (e anche memoria del cellulare, a dirla tutta!) : la visita agli scavi archeologici di Pompei.
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Facendo una tappa di un giorno, e cercando di rivivere l’emozione che provarono i miei genitori quando vi andarono per il loro brevissimo viaggio di nozze, mi sono immersa in una realtà che non si può non conoscere e apprezzare: una città romana che ha ancora davvero tanto da dire e da raccontarci.
Così, non voglio dilungarmi su informazioni storiche o relative al sito archeologico che potete tranquillamente reperire a tonnellate sul web.
![Pompei](https://carlottissima.com/wp-content/uploads/2017/06/d29b8-20170603_110833.jpg?w=1024)
Voglio invece condividere l’emozione del trovarsi totalmente coinvolti nella vita dei Romani dell’epoca avvolti in una miscellanea di lingue incredibile e di popolazione turistica quanto più eterogenea possibile, a testimonianza del fatto che tutti, davvero tutti, possono trovare uno spunto per emozionarsi a Pompei.
![Pompei](https://carlottissima.com/wp-content/uploads/2017/06/123c1-20170603_101832.jpg?w=1024)
Guide giovani, meno giovani, mature; guide italiane o straniere; guide per gruppi o per singoli; gruppetti di persone raccolte o come me da sole in cerca di qualche ulteriore informazione e di qualche chicca raccolta qua e là da mischiare per bene con quanto letto sulla guida e su internet.
![Pompei](https://carlottissima.com/wp-content/uploads/2017/06/53e72-20170603_142427.jpg?w=1024)
Una superficie grande come non la immagini, strade di massi con attraversamenti pedonali per non sporcarsi le scarpe con gli escrementi degli animali.
E poi tanti piccoli luoghi di ristoro tipo fast food dell’epoca: vuoi non soddisfare palato e gola con un po’ di vino e miele?
![Mosaico agli scavi di Pompei](https://carlottissima.com/wp-content/uploads/2017/06/1c700-20170603_121103.jpg?w=1024)
Case di lusso di nobili facoltosi vicino alle lavanderie, quando lavare i capi costava almeno un quarto del loro valore e a trattare la tela con l’orina degli asini erano gli schiavi o i più poveri.
Non mancano locande per viaggiatori soli e desiderosi di compagnia che soddisfacevano i clienti con letti approssimati e con compagnia femminile assai più che gradevole, anche grazie al fatto che il meretricio era più che tollerato.
Le terme e i giardini silenziosi e raccolti, perché la qualità della vita prevedeva che si lavorasse solo al mattino, per lasciare poi spazio alla cura di sé.
![Cadaveri agli scavi di Pompei](https://carlottissima.com/wp-content/uploads/2017/06/51d4d-20170603_093614.jpg?w=1024)
Impressionano, certo!, i calchi dei corpi trovati inceneriti e fermati così, in quell’istante, dal tempo che fu; ma io ho sentito ancora la vita pulsare, i richiami nelle orecchie, il mercato e il foro pullulare di schiamazzi tre le urla di venditori che mercanteggiavano qualunque cosa possibile.
![Carlotta tra gli scavi di Pompei](https://carlottissima.com/wp-content/uploads/2017/06/9c8f4-20170603_143738.jpg?w=1024)
Sarei rimasta per giorni ancora, se avessi potuto; perché non è una semplice visita, ma un assaggio di un pranzo che avrei voluto godere fino al dolce, invece che fermarmi ad antipasto e primo.
Ma tornerò se potrò; sì, tornerò, perché nelle radici cerco risposte che forse, nel turbinio della mia vita di oggi, non riesco purtroppo ad afferrare.
Info: pompeiisites.org