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Bruxelles è una delle destinazioni turistiche più amate del Vecchio Continente. Qui si respira un’atmosfera vivace, pittoresca e dinamica in grado di conquistare tutti: giovani, famiglie, amanti del buon cibo, della vita notturna, dell’arte, del design e della cultura pop.
1. I grandi classici della città
Il cuore pulsante della capitale belga è la Grand Place, tra le piazze più belle del mondo.
Circondata dai palazzi delle antiche corporazioni delle arti e dei mestieri, con loro trionfo di stucchi e statue dorate, tra gli edifici spicca l’Hôtel de Ville, capolavoro gotico brabantino dall’inconfondibile Beffroi, la torre alta 96 metri talmente bella e slanciata da essere definita “Tour Inimitable”.
A poco più di 200 metri si trova Manneken-Pis, fontana in bronzo che raffigura un bambino che fa la pipì, diventata il simbolo dello spirito ironico e anticonvenzionale di Bruxelles.
Spesso lo si trova vestito con uno dei suoi outfit a tema, ricevuti in dono da ogni parte del mondo e conservati nel “guardaroba” di Maison du Roi, nella Grand Place.
2. Bruxelles: oltre al parlamento, atomi e puffi
Imperdibili una visita alla sede del Parlamento Europeo, con interessanti percorsi guidati tra installazioni multimediali e interattive e una sosta all’Atomium, costruzione in acciaio che rappresenta un atomo di ferro realizzata in occasione dell’Esposizione Universale del 1958.
All’interno delle sue 9 sfere trovano spazio esposizioni d’arte, mostre temporanee, un ristorante panoramico e la Kid’s Sphere, ricca di sorprese per i più piccoli. Bruxelles, d’altra parte, è forse la città che meglio di tutte sintetizza la creatività belga nelle sue varie forme: dal surrealismo di Magritte alla pittura fiamminga, fino ai fumetti.
A proposito di fumetti, è proprio nel centro storico che si trova il Museo del Fumetto (Centre Belge de la Bande Desinée o CBBD) dove ammirare i tanti cimeli legati ai Puffi e agli altri celebri personaggi come Lucky Luke, cowboy irriverente “che spara più veloce della propria ombra”, Tintin, reporter giramondo sempre alla ricerca di notizie e misteri da risolvere, e Gaston Lagaffe, simpatico combinaguai.
Oltre ad affascinare i fan del fumetto, anche l’edificio non può lasciare indifferenti perché si tratta di un vero e proprio tempio dell’art nouveau progettato da Victor Horta.
3. Art Nouveau e Art Déco
Horta è l’artefice di tutti i capolavori architettonici di Bruxelles. Meritano una visita le principali case in stile liberty realizzate dall’architetto, di cui quattro iscritte nel Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Tra queste, la Maison e Atelier Horta (1898), progettata dall’architetto come propria residenza e studio e oggi trasformata in un museo, custodisce mobili, oggetti e documenti dell’epoca.
I più sportivi possono optare per un bike tour attraverso i quartieri residenziali per ammirare anche le testimonianze art déco, con le sue linee squadrate e il suo rigore estetico.
Da non perdere, Palais Stoclet, capolavoro di Josef Hoffmann i cui interni sono decorati con affreschi di Klimt e Moser, e la Basilica di Koekelberg, la quinta chiesa più grande al mondo.
4. Dall’arte moderna ai murales
l’ex Garage Citroën è altro esempio di architettura art déco della città.
Realizzato negli anni ’30 per la produzione di automobili, si candida a diventare il nuovo fulcro dell’arte moderna in città. Infatti, a partire da quest’anno, i 38.000 mq di vecchie officine, uffici, cucine e altri spazi dell’iconica fabbrica in vetro, ferro e cemento, ospiteranno il Kanal Centre, primo Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bruxelles.
Ma dall’arte moderna al pop il passo è veramente breve: passeggiando nelle vie del centro non è raro imbattersi in coloratissimi e giganteschi murales. Tanto nel centro storico, quanto nelle zone più periferiche, si trovano intere facciate di edifici colorate con scene cult e divertenti affreschi opera di artisti provenienti da tutto il mondo.
Sono talmente tanti che Visit Brussels, l’ente di promozione turistica della città, ha messo a punto una vera e propria mappa per poter scegliere se seguire un percorso a tema o lasciarsi sorprendere di volta in volta.
5. Street food e cioccolato d’autore
A passeggio tra per la città, potrebbe venire fame, un’ottima occasione per assaggiare le specialità dello street food locale.
Protagoniste assolute sono le patatine fritte, insieme alle gaufre o wafles, tipiche cialde dolci, croccanti fuori e morbide dentro. Vengono servite calde con cioccolato fuso, panna montata, marmellata o fragole e banane.
E poi naturalmente la birra: oltre ad essere la bevanda nazionale, è un ingrediente irrinunciabile nella maggior parte delle ricette tipiche.
Nata da una originale rielaborazione della tradizione francese, la cucina belga offre un’ampia varietà di portate di carne. In gran parte proviene dalle pianure del Brabante, e di pesce del Mare del Nord, con una netta predilezione per le cozze.
Infine, il cioccolato. Conosciuto e apprezzato nel mondo per il suo aroma particolarmente intenso e per l’utilizzo di materie prime eccellenti, è una vera specialità per ghiottoni.
Bruxelles, inoltre, è la patria mondiale della pralina. Inventata nel 1902 da Jean Neuhaus sotto le arcate delle Gallerie Reali Saint-Hubert, inonda col suo profumo di cioccolato le vie che circondano la Grand Place. Nella piazza si trovano decine di locali storici che propongono “manon”, “orangette”, tartufi e decine di altri capolavori del gusto.
Imperdibile una sosta golosa proprio da Neuhaus che oggi, a più di un secolo dall’invenzione delle praline, ne offre più di 60 tipi diversi.
Info: visit.brussels