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L’Asia riapre: ecco i consigli per viaggiare in sicurezza

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i viaggi in Asia adesso sono possibili. Infatti, molte mete hanno abolito, o stanno abolendo, le principali restrizioni sanitarie. Solo alcuni Paesi hanno deciso di mantenerle, seppur in forma attenuata.

Per orientarsi ed evitare brutte sorprese, meglio affidarsi alla consulenza aggiornata degli agenti locali: Evaneos propone un’utile guida per evitare sorprese e viaggiare in sicurezza.

Se l’Italia ha chiuso nel cassetto (quasi) tutte le restrizioni sanitarie imposte dalla pandemia, l’Asia nelle scorse settimane ha gradualmente riaperto i confini consentendo ai viaggiatori di tornare a visitare luoghi che per mesi sono stati chiusi al turismo o che imponevano il rispetto di specifiche condizioni sanitarie.

Giappone -Tokyo (Foto di Erik Eastman en Unsplash)

Uno scenario in continua evoluzione: ecco perché Evaneos ha stilato un prontuario con consigli e aggiornamenti per coloro che vogliono visitare Thailandia, Giappone, Laos, Vietnam, India e Indonesia.
Infatti, gli agenti locali Evaneos costruiscono pacchetti su misura proponendo esperienze uniche fuori dai consueti itinerari a diretto contatto con la cultura e la popolazione locale.

THAILANDIA SENZA RESTRIZIONI

Dal 1° ottobre è possibile tornare a visitare la Thailandia senza più dover esibire il Thailandia Pass o il risultato negativo di un tampone PCR.

La terra del sorriso torna finalmente a portata di mano per coloro che per due anni hanno sognato le sue spiagge sabbiose e i fondali marini incontaminati. Maggiori informazioni e aggiornamenti costanti vengono pubblicati sul sito dell’Ambasciata italiana.

Thailandia – Krabi (Foto di Rachael Annabelle en Unsplash)

ASIA, IL GIAPPONE RIAPRE LE PORTE

Il Giappone si è lentamente riaperto al turismo. Dal 7 settembre non è più necessario esibire l’esito negativo di un test PCR e avvalersi obbligatoriamente dell’accompagnamento di una guida per tutto il soggiorno.

Dall’11 ottobre 2022 i viaggiatori di 68 Paesi, tra cui l’Italia, potranno finalmente visitare liberamente l’arcipelago. Il primo ministro Fumio Kishida ha dichiarato che il tetto massimo di arrivi giornalieri sarà abolito e che il governo lancerà un programma di sconti per sostenere l’industria dei viaggi.

Giappone – Kanazawa (Foto di Robby McCullough en Unsplash)

LAOS, ATTENZIONE AL CERTIFICATO VACCINALE E TEST PCR

Il Laos è il paese forse più incontaminato del sud est asiatico. Ancora richiede di esibire il certificato che attesta il percorso di vaccinazione o l’esito negativo di un tampone PCR o antigenico di meno di 48 ore prima della partenza. È inoltre ancora obbligatorio dotarsi di un visto turistico la cui durata è di massimo 30 giorni.

Laos – Luang Prabang (Foto di note thanun en Unsplash)

VIETNAM, NIENTE CERTIFICATO O TEST (MA CON MASCHERINA)

Il Vietnam ha riaperto i confini, ma permane l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e di dotarsi di una polizza di assicurazione che copra almeno 10.000 dollari di spese mediche in caso di contagio. Per i viaggi in questo Paese dell’Asia, per soggiorni inferiori ai 15 giorni non è più richiesto il visto turistico.

Vietnam – Hanoi (Foto de Eden Constantino en Unsplash)

INDIA, PER I VIAGGI STOP ALLA QUARANTENA

Anche l’India ha gradualmente riaperto i confini. Per viaggi in questa magnifica terra in Asia permane l’obbligo di dotarsi di un visto elettronico (come prima della pandemia) e di sottomettere una dichiarazione sanitaria online sul sito web dedicato: Air Suvidha, indispensabile per entrare in India.

All’interno del modulo vanno inserite le date dell’ultima dose vaccinale ricevuta o dell’ultimo tampone negativo (non precedente le 72 ore dall’ingresso nel paese). I bambini al di sotto dei 5 anni sono esentati dall’eseguire il tampone.

India – Rajasthan (Foto di Meriç Dağlı en Unsplash)

INDONESIA, VERSO LA NORMALITA’

Visitare il più grande arcipelago al mondo è ora un po’ più semplice.
Per andare in Indonesia bisogna richiedere un visto turistico di 30 giorni all’arrivo. I viaggiatori provenienti dall’Europa dovranno presentare un certificato di vaccinazione UE completo datato di almeno 14 giorni o un certificato di guarigione.

Prima del viaggio in Indonesia, è necessario scaricare sul cellulare l’applicazione di monitoraggio e tracciamento del Covid-19 “PeduliLindungi”. Per i viaggiatori non vaccinati o che hanno ricevuto una sola dose di vaccino, è richiesto un tampone PCR a meno di 48 ore dalla partenza e una quarantena di 5 giorni a proprie spese.

La graduale riapertura delle principali mete asiatiche – commenta Viola Migliori, country manager Southern Europe di Evaneos – è certamente una splendida notizia. Non solo per i viaggiatori, ma per i paesi stessi che dal turismo ricevevano rilevanti ingressi economici.“.

info: evaneos.it

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